Con l'8xmille sosteniamo le comunità periferiche

L'intervento prevede altresì «il consolidamento della copertura, sia dall'esterno che dall'interno» e il rafforzamento del «comportamen-to scatolare», che «garantisce il movimento coeso della struttura in caso di evento sismico».
I lavori sono iniziati nel mese di febbraio e da allora, per ovvie ragioni, la chiesa è stata interdetta al pubblico e le celebrazioni si stanno svolgendo in altre strutture parrocchiali. «Potremmo dire – afferma Roversi – che l'intervento complessivo è all'80% e sarà completato nel corso di quest'estate». Si prevede – ha proseguito – che «la chiesa sia restituita alla comunità entro il nuovo anno pastorale: il cantiere procede a ritmo spedito». È l'esito positivo di un intervento che coinvolge tutta la comunità, anche in termini organizzativi ed economici. «Il contributo della Cei – ha osservato – non copre il 100% delle spese e una parte è stata messa dalla parrocchia». La Cei eroga fino al 70% del costo dell'intervento, che a Guiglia è di circa 400mila euro. «Alla Cei – ha spiegato – è stata chiesta circa la metà mentre la Fondazione di Modena ha contribuito con 130mila euro: anch'essi assegnati ed erogati per stralci, con l'avanzamento dei lavori». Non indifferente l'apporto della parrocchia, che «ha contribuito con i 70mila euro rimanenti».
C'è infatti un «lavoro corale» che si cela «dietro ogni obiettivo raggiunto ». Parroci, collaboratori, tecnici, progettisti e impresa assegnataria sono «nodi di una rete alquanto efficace quando agisce in sintonia». E sono anni – ha testimoniato Roversi – che «il lavoro comunitario produce buoni risultati». Da vent'anni circa, l'8xmille costituisce la principale fonte di contributo per quanto riguarda il restauro e il mantenimento degli edifici di culto. Decine di essi non sarebbero stati restaurati senza «una firma che fa bene». È sempre più difficile ottenere fondi da altre fonti di finanziamento. Infatti, lo stesso ministero dei Beni culturali si limita a finanziare quasi esclusivamente grandi opere o interventi di altro tipo. Oltre all'8xmille, anche la Fondazione di Modena sostiene con generosità la conservazione e il recupero del patrimonio culturale modenese. L'Arcidiocesi coordina entrambe le fonti di finanziamento aiutando così le parrocchie più piccole, che non hanno molte risorse economiche a disposizione.
di Stefano Tamburri
